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LA GUERRA FREDDA

17,50 13,50

Una guida al più grande confronto del XX secolo

Giangiuseppe Pili – Giacomo F. Carrus
Hanno contribuito al volume: Giuseppe Gagliano, Matteo Buccalossi, Andrea Molinari

La guerra fredda è stato il più grande confronto della storia umana per il controllo geopolitico mondiale. La dimensione degli attori in campo è stata senza precedenti. Leader carismatici, ideologie contrapposte, armi terrificanti e tecnologie all’avanguardia sono solo alcuni degli elementi che hanno contraddistinto la storia della guerra fredda. Il mondo è stato più volte sull’orlo dell’abisso della guerra nucleare, la più terrificante che l’uomo possa sperimentare. In questo libro, unico nel panorama italiano, gli autori guidano il lettore attraverso le pagine della storia della seconda metà del XX secolo illustrando gli eventi e i fatti principali e, allo stesso tempo, forniscono anche utili approfondimenti e spiegazioni per comprendere la logica stessa del più grande confronto strategico della storia umana recente. La Guerra fredda  non vuole essere un testo tecnico per addetti ai lavori ma una guida per tutti coloro che si chiedono perché il passato sia così importante per il nostro presente.

Informazioni Aggiuntive

CODICE PRODOTTO SF576
Autore Giangiuseppe Pili
Anno 2018
Pagine p. 186
Editore  LEDUETORRI
Collana Scuola Filosofica
ISBN 97888896076576

 

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Descrizione

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La guerra fredda è stato il più grande confronto della storia umana per il controllo geopolitico mondiale. La dimensione degli attori in campo è stata senza precedenti. Leader carismatici, ideologie contrapposte, armi terrificanti e tecnologie all’avanguardia sono solo alcuni degli elementi che hanno contraddistinto la storia della guerra fredda. Il mondo è stato più volte sull’orlo dell’abisso della guerra nucleare, la più terrificante che l’uomo possa sperimentare. In questo libro, unico nel panorama italiano, gli autori guidano il lettore attraverso le pagine della storia della seconda metà del XX secolo illustrando gli eventi e i fatti principali e, allo stesso tempo, forniscono anche utili approfondimenti e spiegazioni per comprendere la logica stessa del più grande confronto strategico della storia umana recente. La Guerra fredda  non vuole essere un testo tecnico per addetti ai lavori ma una guida per tutti coloro che si chiedono perché il passato sia così importante per il nostro presente.

Intervista a Giangiuseppe Pili sul volume La Guerra Fredda su Letture.org 

La Guerra Fredda è stato selezionato per il Salone Internazionale del Libro di Francoforte 2018 (nella foto con Andrea Molinari, contributor del volume)

Frankfurt Book Fair 2018

Recensione del volume dell’ ISTITUTO FILOSOFICO STUDI TOMISTICI di Modena

Un salutare recupero di memoria storica ed insieme un tuffo in passato che, pur ancora molto recente (la Guerra Fredda) sembra già un’epoca; e questo vale sia per coloro che per motivi anagrafici (come il sottoscritto) hanno attraversato e vissuto, ognuno nel proprio piccolo, quel periodo e che, con diversi gradi di consapevolezza, comunque respirato quell’atmosfera; sia ed ancor più per le nuove generazioni che stanno vivendo nel dopo e non possono avere alcuna personale memoria storica.
Indubbiamente un’opera di sintesi, per altro quanto mai opportuna ché se su questioni ed aspetti particolari vi sono ampi e numerosi studi, ciò che spesso è venuto a mancare è proprio lo sguardo di insieme, il senso del tutto. Questo credo sia l’intento degli autori.
Assai appropriata l’immagine di copertina: una partita a scacchi. È questo ciò che in fondo fu la Guerra Fredda. (E si tenga che uno degli autori, il Pili, è un appassionato giocatore di scacchi, sui quali ha per altro, scritto due pregevoli testi). Un’immensa partita a scacchi che ha avuto per scenario (ossia come scacchiera) l’intero mondo; fra due giocatori, gli Americani ed i Sovietici, i veri vincitori dell’ultimo conflitto mondiale (ed i prodromi della Guerra Fredda sono proprio in quella, ancora in corso) e con un’Europa divisa e ridotta a comprimaria, spesso marginale, al seguito dell’una o dell’altra potenza.
Una partita in grande nella quale ognuna delle due parti ha compiuto errori, ma pur sempre mai che la dinamica del confronto sfuggisse di mano (anche se questo, forse, lo possiamo dire soltanto ora).
In questa constatazione non si può non avvertire se non un vero e proprio rimpianto, di certo inquietudine e preoccupazione per il dopo (ossia i tempi odierni): perdita di razionalità e dinamiche del capitalismo senza più freni e così capaci di provocare catastrofi umanitarie anche in assenza di guerre.
Insomma, ora un mondo fluido in cui ben poco è prevedibile e controllabile (dagli scacchi al poker?) e che proprio per questo richiede sì una coraggiosa disponibilità a cambiare tanti usuali schemi mentali, ma sulla base di un’analisi storica ad ampio raggio, almeno sull’ultimo secolo.
Marco Prati

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