RICERCHE TEMPLARI – regola, comandamenti e approfondimenti dei Cavalieri dell’Ordine del Tempio

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Descrizione

Prefazione di Luca Monti

Il libro di Samya Ilaria Di Donato e Salvatore Sealiah Marinò, dedicato ai Templari, rappresenta, a mio avviso, una piacevole novità nel panorama editoriale italiano sull’argomento. Chi scrive sui Cavalieri del Tempio, infatti, approccia la materia solitamente in due modi antitetici: quello storico, o quello ”leggendario”, spesso con risultati analoghi, poiché, entrambe le modalità di trattazione sono soggette a limiti ed errori metodologici.

Gli storici di professione infatti, in quanto tali, si basano per le loro ricerche solo sui documenti ma tale metodologia non può essere completa, in quanto i documenti sono scritti dagli uomini per gli uomini, e sono soggetti a falsificazioni. Con questo non intendo bocciare tout court la ricerca storica tradizionale ma dico solo che applicarla in toto a fenomeni molto complessi, e dalle mille sfaccettature, anche sociali, come fu l’epopea dei Cavalieri del Tempio, è una metodologia limitativa. Analogamente, anche chi scrive dei Templari in modalità “leggenda” si espone a dei rischi, poiché, oltre ai limiti cui è soggetta la ricerca storica, si deve tenere conto della non comprovabilità delle leggende in quanto tali, e dello scetticismo che alcune teorie sugli Antichi Cavalieri possono provocare, in un’opinione pubblica mediamente ignorante (nel senso di ignorare), ed ecco che spesso si ricorre nello scriverne, ad effetti speciali, la maggior parte dei quali tendono ad evidenziare, o gli aspetti misterici, e, ad oggi, ancora misteriosi, dell’Ordine del Tempio, o quelli prettamente economici dello stesso, così da poter sperare in qualche successo di vendite.

Ecco quindi che questo libro della Di Donato e Marinò, risulta interessante, proprio perché scritto, in una modalità diversa dalle due succitate, e scevro dai fanatismi pseudo templari di parte, o dagli scetticismi pseudo storici e/o catto-moralistici di parte avversa. Appare, inoltre, a mio avviso centratissima la scelta dell’autrice di occuparsi finalmente non dei presunti tesori materiali, o simbolici, dei Cavalieri del Tempio, sui quali sono stati versati non fiumi ma oceani d’inchiostro, ma dei veri tesori imperituri che essi ci hanno lasciato in eredità, quelli sapienziali trasmessi attraverso la tradizione iniziatica più pura con la quale essi furono in contatto, e della quale divennero asse portante nel mondo occidentale medievale, e non solo vista la loro perenne attualità. L’idea sotto traccia dalla quale partono gli autori, è quella di collegare il luogo scelto da questi insoliti monaci guerrieri per operare la loro missione, e dal quale essi stessi prenderanno il nome, vale a dire il Tempio di Gerusalemme con la sapienza Ebraica ad esso correlata. Ma la Di Donato e Marinò, non si fermano, a questo primo scalino esterno del Tempio, ma vi entra in profondità, esplorando ed evidenziando i collegamenti tra la sapienza Ebraica intimamente correlata al Tempio, e quella Cristiana, altrettanto intimamente correlata ai Cavalieri che ne avevano preso possesso, per arrivare ad elaborare quelle che secondo lei furono le linee guida che ispirarono la filosofia sapienziale dei Templari. Ma spinta dalla propria curiosità ed arguzia, l’autrice va anche oltre, ed esaurita l’esplorazione del Tempio, lo attraversa letteralmente nel tempo e nello spazio, arrivando ai nostri giorni per mettere a fuoco i collegamenti tra la sapienza templare, e l’uomo di oggi.

E così facendo, ella mette impietosamente a nudo le incongruenze di molti tra coloro che oggi si dichiarano eredi di tale tradizione iniziatica, senza sapere spesso neanche di cosa stanno parlando avendo essi perso le chiavi del Tempio, o forse non avendole mai possedute, e potendolo quindi osservare solo dall’esterno. E questo sta a dimostrare ancora una volta che spesso non sono i titoli, iniziatici o profani, a fare la qualità della ricerca, ma la volontà e la trasparenza, doti messe sicuramente in evidenza per la stesura di questo libro da parte degli autori, proveniente da altri ambiti di ricerca spirituale ma che  ha saputo scavare in profondità, ed indagare sulle dinamiche sapienziali dei Cavalieri del Tempio, aprendo nuove vie, e prospettive di ricerca sugli stessi. Auguro quindi di cuore alla Dottoressa Di Donato e al Sig. Marinò, il successo di questa loro opera, ed invito i lettori appassionati ed attenti a comprarla e leggerla perché ne vale sicuramente la pena.

Luca Monti

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Indice

Prefazione di Luca Monti

Introduzione

Parte I

  1. Il Codice del Cavaliere
  2. Il suo potere sostiene i deboli
  3. La sua ira abbatte i malvagi
  4. Abilità
  5. La giustizia
  6. La lealtà
  7. La difesa
  8. Il coraggio
  9. La fede
  10. L’umiltà

Esercizio dei sette valori

 

Parte II

La regola templare

Premessa

Prologo della regola primitiva

Nomi dei padri che parteciparono al concilio

Inizio ufficiale della regola dei Poveri Cavalieri di Cristo

Come accogliere i fratelli

Comportamenti in chiesa

Sulle vesti

Abitudini quotidiane

Sul silenzio

Sulla vita comunitaria in generale (parte I)

Sulla vita comunitaria in generale (parte II)

Sulla vita comunitaria in generale (parte III)

Festività da osservare

 

Parte III

I dieci comandamenti e il codice templare

Primo comandamento

Secondo comandamento

Terzo comandamento

Quarto comandamento

Quinto comandamento

Sesto comandamento

Settimo comandamento

Ottavo comandamento

Nono comandamento

Decimo comandamento

 

Conclusione

Chiarimenti

Ringraziamenti Salvatore e Samya

Bibliografia

Sitografia

 

CODICE PRODOTTO SIDD04
Autore Samya Ilaria Di Donato
Salvatore Seliah Marinò
Formato 16 x 23
Pagine p. 270 a colori
Editore LE DUE TORRI
Referenza Cod.SIDD04
ISBN 9788885720145

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